In principio si è presentato al pubblico di Real Time come il Re di Cuori della terza edizione di Primo Appuntamento: sono passati appena pochi mesi e Flavio Montrucchio è alla guida di due prime serate dell”ammiraglia’ del gruppo Discovery. Domani, venerdì 3 gennaio, entra ufficialmente nella grande famiglia di Bake Off Italia con All Stars Battle, tre puntate in prime time con ‘vecchie glorie’ delle precedenti edizioni, e martedì 7 gennaio torna a fare il ‘cupido’ tra i tavoli di Primo Appuntamento. Se il 2020 si apre, quindi, raccogliendo quanto seminato nel 2019, per il prossimo anno ci sono tanti altri progetti in cantiere e nell’aria si sente il profumo di un Primo Appuntamento… e poi, che sarebbe anche ora di mettere in cantiere. Ne abbiamo parlato con lui in una breve chiacchierata di Capodanno, per la quale lo ringraziamo subito.
Ci siamo sentiti in primavera, al debutto di Primo Appuntamento. La tua speranza era che andasse bene in modo che ce ne fosse anche un secondo. E direi che la missione è riuscita, visto che Real Time ti fa entrare nella famiglia rodata di Bake Off, un po’ come se fossi il fidanzato della primogenita ora invitato nelle feste di famiglia… Scherzi a parte, come è stato il tuo arrivo sotto il tendone di Bake Off?
Beh, è stata un’accoglienza fantastica da parte della rete. Direi dolce (sorride).
Mi sembra di capire che l’ironia sia la chiave scelta anche per condurre Bake Off – All Stars Battle…
Scherzi a parte, arrivo in un format molto rodato, programma di punta della rete e non sarò certo io a scombinare un meccanismo che funziona. Ho, però, il mio modo di condurre, diverso da quello della Parodi o della Follesa, che passa anche per l’ironia. Al centro, però, resta la gara.
Qual è il clima di questo spin-off?
Direi gioioso. E’ vero che si tratta di una sfida, ma si tratta comunque di una sfida tra concorrenti delle scorse edizioni. Non direi i ‘migliori’ in senso stretto, piuttosto quelli che secondo gli autori non erano riusciti ad esprimersi al meglio e che quindi avranno una seconda possibilità mostrare chi sono e quanto valgono.
Nel cast mi ha colpito la presenza di Antonino di Bake Off 7, che aveva lasciato il tendone ringraziando tutti per aver avuto la possibilità di vivere una seconda giovinezza. Il suo ritorno l’ho visto come un regalo di Natale per passare le ‘Feste’ in famiglia…
Beh, di natalizio quando abbiamo registrato c’era proprio poco (e Montrucchio ride). Era luglio, erano i giorni più caldi dell’estate e Natale era davvero lontano… Scherzi a parte, la rete cerca sempre di mantenere questo aspetto ‘familiare’, sia verso il pubblico che nel programma.
Come funziona Bake Off Italia – All stars battle?
Il meccanismo è quello classico, con tre prove anche se diverse dal solito: abbiamo la Prova Rush, a tempo, la già nota Prova Wow e la Prova Extreme, per la salvezza. Classici anche i tre giudici, ovvero Clelia d’Onofrio, Ernst Knam e Damiano Carrara. La differenza è che i concorrenti sono divisi in squadre, ciascuna guidata da un giudice. Ma per quanto sembri tutto ‘lineare’, gli imprevisti non mancheranno…
Non mi dire che avremo a che fare con altri furti dagli abbattitori…
No, in realtà è qualcosa di molto diverso. Diciamo solo che le cose non andranno come previsto e che una squadra dovrà affrontare una situazione particolarmente difficile…
Di situazioni difficili ne vedi di certo a Primo Appuntamento, che torna sempre su Real Time, martedì 7 gennaio. Lo sai che sei l’unico finora ad essere stato confermato per due stagioni consecutive?
Ecco, sento improvvisamente un certo prurito (ride).
In effetti, messa così hai ragione a grattarti… comunque sia è un fatto. E hanno anche raddoppiato le puntate. Dalle 10 della scorsa stagione si è arrivati a 20.
Beh è un ottimo segno. Visti i risultati della scorsa edizione, che sono stati davvero molto buoni, la rete ha deciso di investire su una serialità più lunga. E ne sono contento. E’ una soddisfazione.
Diverse le novità annunciate, come il maitre: che puoi dirci del tuo nuovo ‘partner’?
Devo dire che mi dispiace che Valerio sia andato via. Non conosco le ragioni di questa scelta, non so cosa sia successo, ma mi sono sempre trovato bene con lui. Così come mi sono trovato bene con Alessandro Pipero, molto quotato nel settore. Ci siamo trovati subito in sintonia. Diciamo che nel programma non emerge molto il ruolo del maitre, ma di fatto a lui spetta gestire la sala durante le registrazioni e non è semplice. Considera che poi noi andiamo avanti fino alle 3/ 4 di notte per seguire gli appuntamenti, perché a me piace capire cosa succede, come evolvono le situazioni: questo mi permette di adeguare il tono dei miei interventi, mi piace sentire la temperatura del momento e comportarmi di conseguenza. Se non fossi lì non potrei farlo.
Avete cambiato location?
No, il ristorante è sempre lo stesso, anche perché non è facile trovare una struttura che si presti altrettanto bene all’allestimento tecnico. E’ stato un po’ rinfrescato e modificato, ma la location è sempre quella.
Se la location resta la stessa, ci sono però novità anche sui tipi di appuntamento. Devo dire che quello ‘congiunto’ con amici e parenti mi inquieta di più…
(Ride) Beh, in effetti qualcuna è stata imbarazzante. Diciamo che le ho vissute anche perché in certi casi ho raggiunto i tavoli, mi sono fatto vedere dai protagonisti, insomma ho partecipato. Solitamente è una cosa che non faccio proprio per non alterare l’andamento degli appuntamenti, la verità degli incontri. Uno di quelli in cui mi sono ‘manifestato’ era un incontro “Social”, ovvero quello in cui un single deve scegliere tra due profili social che gli abbiamo proposto e che secondo noi potevano andare bene per lei. Una volta scelto, le abbiamo fatto vedere ‘live’ chi aveva scelto e chi aveva scartato. Eh, le cose cambiano molto (sorride).
Un meccanismo interessante, anche molto attuale…
Assolutamente sì. Sui social uno tende a farsi un’idea di una persona, o tendiamo a dare di noi un’immagine diversa, e non sempre corrisponde alla realtà. Ci si lascia colpire da altro e poi magari ci si pente. Un tema molto attuale anche per i più giovani, che spesso prendono tante scelte basandosi solo su quello che vedono sui social: è anche un modo per dire loro che il virtuale non basta e bisogna andare oltre la facciata.
Poi ci sono gli appuntamenti con amici e parenti. Come funzionano?
In quel caso ci sono due o più amici o coppie di parenti che arrivano insieme all’appuntamento, ciascuno in cerca della propria anima gemella. Beh, non li mettiamo tutti allo stesso tavolo e cerchiamo di sistemarli in modo che non si vedano, ma sanno di non essere soli in sala. Questo inevitabilmente condiziona l’appuntamento. Ti dico solo che vedremo una madre e un figlio alle prese con il Primo Appuntamento e ci sarà di che ‘analizzare’.
Hai collaborato anche alle variazioni del format?
Diciamo che c’è sempre un po’ di mio.
A quando una versione di Primo Appuntamento e poi?
Eh, sei troppo avanti! (Sorride) Diciamo che sarebbe il prossimo step, l’evoluzione naturale… ci auguriamo che i numeri di questa edizione ci portino in quella direzione. L’idea c’è.
Il 2020 è appena iniziato e hai già due programmi in onda, sulla stessa rete. Cosa ti auguri per il futuro?
Già iniziare l’anno con due prime serate è una grande soddisfazione. Sono contento soprattutto di essere riuscito a costruire un rapporto lavorativo solido con una rete che ha larghe, che dà la possibilità di ‘fare’, che investe sui talent. In fondo sono arrivato appena un annetto fa e mi hanno dato l’opportunità di entrare nel mondo di Bake Off. Abbiamo lavorato bene insieme, ma altrove questo passaggio sarebbe impossibile! Mi fa piacere essere parte di Real Time. Progetti? Quelli non mancano mai. L’importante è riuscire a realizzarli e il pubblico in questo può aiutarmi tantissimo. Per l’anno nuovo, quindi, mi auguro sì che i programmi piacciano e siano seguiti, ma quello che mi auguro, per tutti, è un anno positivo, un anno pieno di messaggi positivi. Ne abbiamo davvero bisogno.